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martedì 19 agosto 2014

Giancarlo Migliola, "Handle with Care"

Non sarebbe più facile se ognuno di noi arrivasse con un libretto delle istruzioni in dotazione? Come un frigorifero, una videocamera, un tablet. 
Sarebbe meno divertente conoscersi ma di sicuro più semplice aggiustarsi quando ci rompiamo.
Delle persone, dei silenzi, delle giornate sempre uguali.

Ecco, ho provato a buttare giù il mio di libretto, quello della versione 4.7 appena rilasciata.
Così sapete come più o meno funziono, perché alla fine gira gira siamo tutti ingranaggi.
Delicati. Fatti a mano. Frangibilissimi.

• Innanzitutto, come riconoscermi: nella mia confezione in cartone (animato) non c'è scritto "Alto" ma "Fragile" sì (cinque interventi chirurgici bastano?).

• Sopporto gli urti e non mi ribalto, sono abituato a trasportarmi e a farmi trasportare da tutti i mezzi di locomozione. Non soffro l’aereo, non soffro il mal di mare, non soffro le curve, non soffro in movimento. Soffro se sto fermo.

• Arrivato a destinazione, mi dovrai scartare ma se mi devi scartare ti prego fallo subito perché se poi mi innamoro l'essere scartato tenderà a farmi male.

• L’involucro è colorato e dalla forma irregolare pure se un po’ rotondetta ma il contenuto supera per qualità e quantità la forma: non a caso il parmigiano mi fa schifo.

• Aprirmi non sarà difficile ma ti sfuggirà il funzionamento se non provi a capire fino in fondo gli ingranaggi, le dinamiche. Posso fungere da soprammobile divertente, di quelli che ti fanno passare un quarto d’ora col sorriso sulle labbra.

• L’intermittenza è il mio segnale di riconoscimento ma se non mi alimenti col giusto voltaggio tendo a spegnermi, più che andare in stand-by.

• A proposito di alimentazione, argomento pile: li usavo anni fa ma la verità è che a Roma non fa mai abbastanza freddo.

• Montarmi, con rispetto parlando, non è difficile ma più semplice è smontarmi: con una frase detta male, un ballo “con le cuffie”, una battuta fuori posto, un “online” di tre ore su WA in attesa di un fottuto segnale.

• Non necessito di cure particolari, sono a basso mantenimento ma se mi trascuri anche la manutenzione ordinaria (acqua, olio, curry, anacardi) la modalità offline si attiva in automatico.

• La garanzia è valida sempre, anche tra 30 anni, perché immodestamente so di essere una garanzia di onestà intellettuale, una garanzia nel farmi prendere per il culo.

• Potrai riciclarmi quando vorrai sul mercato dell’usato insicuro ma tant’è, alcune paure faticano ad abbandonarmi.

• Sono già vintage, sono già modernariato, mi trovi nello shop di wired.it e al mercatino delle pulci.


• Ma soprattutto, sono innamorato della vita. E questo mi fa stare bene perché dà senso a tutto quello che vedo in un mondo che mi appartiene sempre di meno, “un mondo che piove senza nuvole, che piove anche quando è sereno”. cit. Lucio (stai stai stai…)

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