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lunedì 5 dicembre 2011

Diciamo che la vena varicosa posta dietro l'occhio (non più di 100 casi in tutto il mondo) e la fregatura rimediata a Dieci hanno un po' annacquato il concetto ma sarebbe sciocco, oltre che antistorico, mettere in discussione il Culo del Migliola. Definizione coniata ad arte da Bebbo e Vittorio anni e anni fa per descrivere piccole situazioni che come per incanto si sono rivelate a mio favore. Parliamo di piccoli eventi, non di vincite miliardarie, di vantaggi trascurabili ma che nella vita di tutti i giorni possono fare la differenza e cambiarti la giornata. Esempi: la bella ragazza accanto sul treno o in aereo, un torneo di tennis nel quale guadagni la semifinale sempre per assenza (e squalifica) degli avversari, una particolare congiunzione astrale che ti facilita l'esistenza. L'ultimo esempio del Culo del Migliola un mese fa: da dicembre sapevo che la data fissata in tribunale a Milano per la mia udienza-Dieci era il 3 giugno. Mi scocciava spendere 130 euro di treno per una cosa completamente inutile (nessuno di noi vedrà mai una lira, ovvio) ma a metà maggio è arrivata la telefonata della Federazione per la quale lavoro: "abbiamo fissato la conferenza stampa di presentazione dell'allenatore, 3 giugno ore 12 a Milano". Così le spese di viaggio non le ho pagate io.

Quel giorno ho pensato che il culo del Migliola, che negli anni scorsi mi aveva sedotto e poi abbandonato, stava tornando in tutto il suo splendore: giovedì scorso un'altra conferma. Volo Fiumicino-Malpensa, 2 ore di ritardo, viaggio terribile non fosse stato che il mio 25B mi ha permesso di conoscere l'inquilina del 25A, ovvero Jacqueline, modella di San Pietroburgo che passa sei mesi in Italia per sfilate e pubblicità. Poi ho aspettato che tutti uscissero dall'aereo per controllare, era l'unica donna piacente su quasi 100 passeggeri. Voleva dire che il culo del Migliola stava uscendo dal suo momento buio.Immag001

Così domenica pomeriggio, in procinto di tornare da Mestre in treno insieme a Bebbo e Marco, mi sono sentito di rilasciare una dichiarazione impegnativa: "Ragazzi, se tanto mi dà tanto oggi davanti a me si siede la donna della mia vita, è una sensazione fortissima, che non mi tradisce". Sensazione rafforzata dal fatto che la porta della carrozza numero 8, la nostra, si è arrestata esattamente di fronte a me. Roba che se ci riprovo mille volte... Fino a Bologna il posto di fronte al mio è rimasto vuoto, poi finalmente si è riempito.....

Col tipo che vedete nella foto, il profeta Isaia de noantri, un cristiano maronita persiano incrociato con un siamese: dopo essere sbottato a ridere davanti al prelato, gli ho scattato una foto senza farmi accorgere (forse) e poi l'ho osservato per tutto il viaggio. La donna della mia vita.

Ha tirato fuori due Nokia N95 da 8 giga, con uno messaggiava e con l'altro parlava, una macchina. Parlando lingue incomprensibili ai più, peraltro: con gli italiani era sbrigativo, con i suoi compaesani no, tanto che ho pensato che avesse una tariffa "Religion": tipo che con maroniti e ortodossi puoi parlare liberamente senza scatto alla risposta (e hai 10 benedizioni gratis al giorno) ma se chiami buddisti, musulmani e anglicani spendi un botto.

A Roma Isaia è sceso insieme a noi e si è dissolto nella folla, probabilmente per andare a comprare un dispositivo bluetooth per uno dei suoi Nokia. Io sono tornato a casa con qualche certezza in meno: il culo del Migliola non si discute, si ama, ma forse una messa a punto non guasterebbe, a questo punto.

PS. a proposito di titoli originali ho deciso di fondare un mensile di sport estremi (e io non vado neanche sull'altalena, tanto per chiarire) per poterla chiamare AMALI, ESTREMI...

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