Cerca nel blog

lunedì 5 dicembre 2011

Più calci, meno calcio...

Sono un uomo del Sud, semmai del Centro, e sono pure un giornalista. Non dovrei perciò incazzarmi con i giornalisti che maltrattano il Nord, anzi l'estremo Nord, ma tant'è... Telecronaca di Far Oer-Italia, sabato scorso, al microfono Marco Civoli, Sandro Mazzola più una trentina tra bordocampisti e opinionisti sparsi, in pratica un quarto dell'intera popolazione locale. L'approccio alla partita è quello consolidato: noi siamo i padroni del calcio e non avremo problemi ma c'è grande simpatia verso la nazionale avversaria. Si naviga tra compiacimento, non sempre elegante, e una punta di sarcasmo che non guasta mai. Il vantaggio dell'Italia dopo pochi minuti viene salutato da risatine complici, come a dire... sì, sti nordici saranno pure simpatici e folcloristici ma dove cazzo vogliono andare...

Roba fastidiosa, per me, ma nulla di eclatante... Nel secondo tempo la situazione peggiora, perché la partita langue e allora bisogna inventarsi qualcosa... "Pensate, la maggior parte della popolazione faroese ha lasciato lo stadio per riparare in qualche pub, questa è la loro tradizione e al calcio non tengono". Il tono è documentaristico, neanche stessero descrivendo le gesta di una tribu vichinga che, trovato il modo di accendere il fuoco, si era addentrata nella steppa per procacciarsi il cibo. Il peggio al gol dei locali: "Pensate, il marcatore è un operaio e guadagna 3000 euro al mese, per giocare in nazionale prende solo qualche spicciolo in più". Eh già, noi siamo i campioni del mondo e siccome siamo bravi a giocare a pallone, apparteniamo a una razza superiore, eletta. Non siamo più bravi a fare la diagonale o ad applicare il fuorigioco, no.

Chi sa calciare di esterno detta legge, come alla scuola media. Quattro anni fa in camper sono arrivato a Capo Nord, attraversando Svezia, Danimarca e Norvegia. Un bagno di civiltà che mi ha sconvolto ancora più delle bellezze locali. Pessimismo e fastidio, ecco cosa mi ha generato quella delirante telecronaca.

Perché semmai dovrebbe essere un giornalista delle Far Oer a prendere per il culo noi, calcio a parte. "Pensate, ora gli spettatori italiani hanno lasciato lo stadio perché fuori è morto un commissario di polizia, qui si usa così", e via andare con scandali, mafie e segnali di decadenza.

Da loro gli operai vivono bene, prendono 3000 euro al mese e fanno gol all'Italia. Da noi gli operai non guadagnano un cazzo, però abbiamo i giornalisti che guadagnano 3000 euro a telecronaca. E anche loro fanno male all'Italia.

Più calci e meno calcio. l'ho sempre detto...

Nessun commento:

Posta un commento