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lunedì 5 dicembre 2011

Italiani, bravissima gente

Riflessioni in ordine scarso (poche di qua, poche di là) dall'esilio dorato di Novi Sad... E' evidente che la delegazione italiana stia sul cazzo alle altre 15, qui agli Europei Under 18. I motivi? Eccoli.

1) si mangia, a buffet, tutti in un unico, enorme, stanzone. Bene, quando arrivano i primi vassoi di cibo noi ci avventiamo come se non mangiassimo da mesi. A pasto finito, il nostro tavolo (e solo il nostro) ricorda quello di Obelix. E se la Bulgaria, che ci siede vicino, si alza prima di noi come ha fatto ieri sera, qualcuno va sempre a dare un'occhiata ai resti...

2) abbiamo vinto due solbucae partite su sei, giocando spesso malissimo, ma per una serie di coincidenze (si dice così, no?) siamo già sicuri di finire tra le prime otto. Anche la Germania, che tra l'altro ci ha battuto, ha vinto due volte ma rischia di retrocedere in Division B. D'altra parte a noi i tedeschi ce ne hanno fatte tante.

3) una delle bibite più famose da queste parti si chiama MULTI SOLA, Novi Sad ne è tappezzata di pubblicità. A Roma la Multi Sola andrebbe a ruba. E cosa di meglio di una Multi Sola mentre ascolti Radio Buca? .

4) da due giorni in albergo è arrivata anche la nazionale italiana di pallanuoto: si sono impennate le quotazioni di bicipiti, quadricipiti e testosterone. Particolarmente interessata la delegazione di pornostar che la Russia ha spedito qui mascherandola da squadra di basket. Timide, le ragazzotte. Stanotte può essere successo di tutto, ma chissà che bambini iper-atletici nasceranno tra nove mesi.

5) ce l'abbiamo noi il materiale tecnico più glamour, senza dubbio, perché il fascino degli AZZURRI griffato Champion è intramontabile. Siamo tartassati da richieste di materiale, gadget, t-shirt. Io me la cavo perché nell'ordine mi sono presentato con felpa degli Harlem, maglione di Portorico e polo della Nigeria e così non sanno più cosa chiedermi. Ma se rifiutiamo il materiale, qui si incazzano. E se i serbi si incazzano...

6) noi italiani parliamo italiano, non ce ne frega niente di inglese, francese o tedesco. Ieri ho assistito a una fantastica conversazione del nostro capodelegazione col suo omologo russo, un donnone che ricordava da vicino Leonida Breznev. Gilberto parlava un italiano venato di milanese, commentando la partita in corso, lei rispondeva in russo antico. Sono andati avanti per 20 minuti, annuendo reciprocamente e sorridendosi. Gran momento. Il serbo non è una lingua ostica ma vedendo vetrine tipo "SVRCA" ho pensato che quando qui se la passeranno meglio e potranno comprare qualche vocale in più, le cose non potranno che migliorare.

7) la delegazione della Bulgaria consta di 16 elementi, noi siamo 20, la più numerosa. Quantità di pari passo con la qualità, comunque.

8) noi maschietti della delegazione, si è provato a importunare platonicamente tutte le donne serbe che ci sono passate davanti e anche di lato (la più brutta era Nina Moric, sia chiaro). Sconfitti con perdite, sempre: bei tempi quelli delle biro e delle calze a rete, si stava meglio quando si stava peggio.

9) ieri ci siamo dimenticati di restituire la chiave dello spogliatoio, lasciando la Repubblica Ceca a spasso per un'ora. Massi'...

10) se andate al primo piano per collegarvi a internet ci trovate italiani, se andate in piscina ci trovate italiani, se provate a fare una sauna ci trovate italiani. Siamo 20, sembriamo 200 dove non si paga.

Chi c'ammazza, a noi italiani?

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