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lunedì 5 dicembre 2011

Milano, ci provo...

Ci sto provando, giuro, ma Milano non riesco proprio a farmela piacere. Sarà che abito di fronte alla stazione Centrale e risulto l'unico incensurato della zona, sarà che sotto casa ho prostitute 72enni e spacciatori di tutte le età, sarà che lavoro in media 11 ore al giorno per 6 giorni a settimana, sarà che non mi pagano da febbraio. Sarà, sarà, sarà...
Certo è che i pregiudizi da romano esule che mi hanno accompagnato a Milano si sono rivelati quantomeno premonitori.
Milano non mi piace nella misura in cui mi piaceva Bologna, città che ho venerato dal primo giorno da emigrante, indelebile 15 agosto 2000 (quindi non dipende da me...).
Non mi piacciono le circonvallazioni tutte identiche
Non mi piacciono le resse OVUNQUE all'ora di pranzo (al Brek c'è un ingresso speciale per chi "ha fretta": bene, entrano tutti da lì...)
Non mi piace la frenesia di chi ci abita, hanno tutti fretta di andare a casa a vedere Gerry Scotti
Non mi piace l'aperitivo obbligatorio, sennò sei considerato un disadattato
Non mi piace la "E" troppo aperta dei milanesi
Non mi piace la pulizia strade, a Roma non le puliamo mai
Non mi piace che per visitare il Cenacolo devi prenotarti sperando in una reincarnazione
Giuro che ci ho provato, che ci sto provando ma temo che presto dovrò dare ragione all'immenso Valerio Mastandrea, che tempo fa dichiarò che la cosa più bella di Milano è il treno per Roma.
E' l'unico vantaggio di abitare di fronte alla stazione: posso andare a salutare gli eurostar diretti nella Capitale esattamente quando voglio.

Cazzo, devo smetterla di lamentarmi...

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